Quante volte ci capita di leggere titoli di questo tipo?
Il valore scientifico di tali notizie rasenta lo zero, ma qui vorrei approfondire il meccanismo psicologico che ci sta dietro. Il leitmotiv è prendere un difetto tipico (essere disordinati, maleducati o condurre uno stile di vita malsano) e correlarlo ad un pregio che eleva il soggetto. Il difetto è qualcosa di diffuso e sostanzialmente innocuo: il gioco allora funziona, facendo leva su un tratto non troppo sgradevole da ammettere; il talento, d'altro canto, è difficilmente quantificabile nella vita pratica. Siamo portati a legittimare una nostra carenza in cambio della presunzione di essere speciali. In psicologia, questo si chiama 'narcisismo': sarebbe quel sano amor proprio che ci fa star bene con noi stessi, ma pensare di potersi adagiare su un difetto, e per questo guardare gli altri dall'alto in basso, è semplicemente ridicolo. Se siamo già perfetti così (come dice la scienza, per interposto giornale), perché fare lo sforzo di migliorarci? I nostri difetti li abbiamo, accettiamoli, correggiamoli quando possibile, ma vediamo anche cosa possiamo fare per migliorarci nella nostra interezza.